mercoledì 1 febbraio 2017

Waste Italia: quattro Iveco Stralis nella flotta aziendale

Fraikin, leader europeo nei servizi di noleggio, ha di recente messo a segno la sua prima fornitura nel comparto del trasporto rifiuti italiano. L’innovativa operazione riguarda la consegna di quattro Iveco Stralis (uno da 480 cv e tre da 460 cv) nelle mani di Waste Italia, azienda leader nella gestione di rifiuti pericolosi e non pericolosi. La società guidata da Pietro Colucci, grazie al supporto fornito dall'azienda francese e con la collaborazione di ATL Iveco, può ora vantarsi di annoverare nella propria flotta quattro veicoli nuovi, tutti equipaggiati con gancio, uno dei quali dotato di sistemi per la raccolta di rifiuti pericolosi. La scelta di affidarsi a Fraikin è riconducibile alla volontà da parte di Waste Italia di disporre di una flotta di veicoli all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, dotati di equipaggiamento e prestazioni in linea con le esigenze attuali. Proprio per i delicati processi di igiene ambientale che i veicoli di Waste Italia affrontano quotidianamente è stato necessario affidarsi a una società in grado di fornire mezzi di trasporto efficienti e sempre al massimo delle loro performance. In un momento difficile per il mercato, l’azienda guidata da Pietro Colucci si dimostra ancora una volta fra le prime società disposte a investire per rinnovarsi, aprendo la strada a una nuova soluzione come quella del noleggio.

venerdì 11 novembre 2016

Pietro Colucci e Giuseppe Maria Chirico presentano il nuovo progetto Wastend

Intervistato da Marco Bogetto, in un articolo pubblicato su La Nuova Periferia (Chivasso e Vercellese), Giuseppe Maria Chirico spiega le evoluzioni future del progetto Wastend. Da poco tornato ai vertici di Waste Italia, società guidata da Pietro Colucci, Chirico si sofferma sulle novità che riguardano il progetto: sicuramente, e questa è una conferma, ci saranno un impianto di trattamento delle terre di spazzamento e un impianto molto sofisticato per la biodigestione anaerobica dei rifiuti organici. Le modifiche invece riguardano la rimozione dell’impianto fotovoltaico su Chivasso 1 (spostandolo su Chivasso 2), verrà tolto il capping, saranno rimossi i rifiuti vecchi di trent’anni, rivagliati e bonificati. L’obiettivo è quello di recuperare il più possibile, rifacendo il fondo di impermeabilizzazione secondo i criteri attuali. Il progetto coprirà un’area di 20 mila metri quadrati, dove verranno trattati più di 230 mila tonnellate di materiale in ingresso da sommare alle acque che derivano da altre operazioni. L'efficienza di recupero viene valutata intorno all'80%. L’inizio dei lavori è atteso per l'estate del 2017 e sono previsti, a pieno regime, un centinaio di posti di lavoro con un investimento pari a 58 milioni di Euro.

venerdì 7 ottobre 2016

In crescita le rinnovabili per la produzione di energia elettrica

Recenti studi hanno confermato che il settore delle energie rinnovabili è in forte crescita e oggi pesa per il 23% della produzione di energia elettrica a livello mondiale, percentuale destinata ad innalzarsi ulteriormente se riuscirà a beneficiare di nuove politiche efficaci. Non solo il settore idroelettrico, ma anche il fotovoltaico e l’eolico hanno registrato una forte crescita - nei quali opera Innovatec, società guidata da Pietro Colucci. Durante il 2015 sono state investite somme ingenti destinate a una nuova capacità rinnovabile: malgrado ciò, l’energia ottenuta dalla biomassa e quella idroelettrica continuano a rivestire ruolo da protagoniste all’interno del mercato. L’apporto dell’eolico e del fotovoltaico si assesta invece intorno al 4%. Potremmo assistere a una vera e propria crescita del settore delle energie rinnovabili quando verrà applicata una politica adeguata in linea con gli obiettivi fissati durante la conferenza sul clima di Parigi e sostenuta da una regolamentazione del prezzo del carbonio. In questo senso il ruolo chiave sarà sicuramente giocato dalla collaborazione fra operatori del settore, regolatori e figure politiche.

giovedì 16 giugno 2016

Pietro Colucci spiega, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, il nuovo piano per la rinegoziazione del bond di Waste Italia

Waste Italia prova a risollevarsi dopo aver chiuso l’anno 2015 con 39 milioni di perdite su un fatturato di 133 milioni, raddoppiato rispetto ai 64 milioni dell’anno precedente. A breve sono previsti un aumento di capitale pari al doppio della capitalizzazione e un nuovo piano industriale che permetta di potersi sedere al tavolo dei creditori per rinegoziare un bond che sta affossando i conti del gruppo. Pietro Colucci dichiara come il 2015 sia stato un anno difficile: le dimissioni dell’Amministratore Delegato Giuseppe Chirico hanno generato complicazioni a livello gestionale e conseguenti ripercussioni sulla marginalità. Un Ebitda pari a 36,5 milioni rappresenta comunque una forte crescita (23,4 milioni nell'esercizio precedente). La marginalità rimane quindi positiva anche se lontana dai 55 milioni previsti, generando una svalutazione importante degli avviamenti. L’assegnazione delle energie rinnovabili a favore di Innovatec ha lasciato ancora degli asset gravati da debito da dismettere. Waste Italia punta a riprendere le trattative con i bondholders, composti al 75% da fondi americani come Oak Tree e Pioneer e per il resto europei, fra cui assicurazioni come Axa e Cattolica. Pietro Colucci conta di chiudere le trattative per ricontrattare termini e scadenze entro ottobre o, nel peggiore dei casi, entro fine anno. Waste Italia, guidata ora dal nuovo CEO Flavio Raimondo, presenterà un nuovo piano che include un fatturato per il 2016 in linea con quello attuale e un recupero di marginalità. Non sono previste altre svalutazioni per l’esercizio in corso e il problema a cui far fronte sono gli oneri finanziari che pesano per circa 22 milioni. Se la rinegoziazione dovesse andare in porto la società potrebbe tornare all’utile nel 2017.

martedì 24 maggio 2016

Tecn’è: Pietro Colucci e il Progetto Smart di Innovatec

Il Presidente di Innovatec interviene in merito a temi di sostenibilità, promuovendo tecnologie innovative per lo scambio di energia pulita.

Innovatec, società guidata da Pietro Colucci, è la principale azienda italiana nel settore dell’efficienza energetica. Il Progetto Smart, lanciato nel 2013, prevede la realizzazione di un’architettura complessa, software e hardware, in grado di interconnettere via web centinaia di produttori-consumatori di energia rinnovabile. Il sistema consente agli utenti di tenere sotto controllo il consumo di energia e accumularla, per poi rivenderla nel momento più adatto. Oggi, in Italia, lo scambio di energia elettrica via web senza passare dalla rete non è consentito a causa delle limitazioni amministrative. Il Progetto Smart rappresenta il passo successivo che Innovatec sta compiendo nell’intento di estendere alla comunità i vantaggi che oggi sono usufruibili soltanto dai singoli. Attraverso internet i dispositivi collegati al sistema (Smart Grid) si autogestiscono in base ai principi di efficienza. Grazie alle potenzialità del web vengono a cadere tutte quelle barriere tecnologiche che ostacolavano la diffusione di tali modelli. Pietro Colucci, nell’intervista rilasciata a Tecn’è, afferma come non sia più necessaria la prossimità territoriale fra i componenti della community che vogliono partecipare a questa “democratizzazione energetica”. La struttura si rende adatta alla partecipazione delle aziende e delle abitazioni e proprio da questo connubio nasce parte del principio di efficienza che sta alla base del sistema: durante le ore diurne dei giorni feriali le industrie utilizzano più energia, proprio quando le abitazioni civili ne usano meno e possono quindi cederla. Nelle ore serali e durante il fine settimana sono invece le industrie a poter rifornire le case, avendo un bisogno ridotto. Il Progetto Smart ideato da Innovatec consente l’autonomia energetica basata sull’autoproduzione derivata da fonti rinnovabili. In Italia però è permessa solo l’autoproduzione di energia, non si può venderla o “fare rete”. Se tutti gli utenti si staccassero dalla rete, autoproducendo energia, nessuno pagherebbe più gli oneri di sistema della rete elettrica nazionale. Il Governo, per ora, non incentiva quindi l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, andando in direzione opposta rispetto all’attuale normativa comunitaria. Tali scelte non fanno altro che avvantaggiare l’utilizzo delle tradizionali fonti fossili.

venerdì 6 maggio 2016

Innovatec S.p.A., presieduta da Pietro Colucci, dà vita alla startup Intelli3C

Intelli3C è la nuova startup scaturita dalla joint venture dei gruppi Innovatec, di cui è Presidente Pietro Colucci, e Artax Consulting Group, creando così una realtà imprenditoriale che offre servizi in ambito di gestione energetica alle aziende che non sono dotate di una figura specifica in proposito, ma che nel panorama attuale si rivela sempre più necessaria. Nata dall’unione dell’esperienza di Innovatec nel comparto dell’efficientamento energetico e l’approccio alle vendite imperniato sul cliente di Artax Consulting Group, Intelli3C si propone di offrire servizi innovativi, grazie a un’approfondita conoscenza dei settori in cui opera e una qualità della proposta che spicca sui competitor. Si rivolge ad imprese italiane di ogni dimensione, consentendo loro di gestire al meglio modalità di acquisto, consumo, impiego e autoproduzione dell’energia, facendo in modo che possano usufruire dei vari incentivi e finanziamenti disponibili. La vision di Intelli3c consiste nel rendere consapevoli le aziende circa un uso responsabile dell’energia nel ciclo di produzione, consentendo anche un risparmio sui costi, seguendo un modello di intelligenza collettiva: fornitori, partner e clienti collaborano in sinergia, creando una rete di informazioni condivise da tutti sul cloud. Ma Intelli3c punta soprattutto sui giovani, avvalendosi di ingegneri specializzati nel campo dell’efficienza energetica e professionisti del settore economico e della comunicazione.

mercoledì 23 marzo 2016

Certificazione UNI CEI 11352 per Innovatec, società guidata da Pietro Colucci

Innovatec, società guidata da Pietro Colucci, ottiene un’importante certificazione per la fornitura di servizi di efficienza energetica ai propri clienti. L’UNI CEI 11352 si riferisce all’ottimizzazione economica dei contratti di fornitura ed è sinonimo di qualità in quanto è garanzia di una corretta disposizione a livello organizzativo, diagnostico, progettuale, gestionale, economico e finanziaria. Un traguardo necessario, che anticipa con lungimiranza l’entrata in vigore della legge che prevede che le ESCO interessate al meccanismo dei “certificati bianchi” e alla realizzazione di diagnosi energetiche siano in possesso proprio della certificazione UNI CEI 11352:2014.