lunedì 29 aprile 2013

AGROENERGIE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: DUE DEGLI OBIETTIVI DI KINEXIA

Kinexia prosegue il suo percorso verso l'internazionalizzazione, per l’espansione del proprio business e delle proprie competenze oltre confine, e punta al mercato marocchino: ha annunciato un accordo strategico con il gruppo Sahyoun, una importante società del Marocco, attiva nel settore ambientale, delle grandi opere e dei trasporti.

Non smette però di investire nel territorio nazionale, in particolar modo negli impianti di piccola taglia.

Teleriscaldamento, agroenergie, eolico, fotovoltaico ed efficienza energetica sono i punti fermi del piano industriale del gruppo.

Le agroenergie rappresentano il fotovoltaico dei prossimi anni, secondo Pietro Colucci, amministratore delegato di Kinexia, società che stima una potenzialità di almeno 10 mila impianti in Italia per la produzione di energia degli scarti agricoli.

Il gruppo che fa capo a Pietro Colucci possiede anche una rete di teleriscaldamento tra Rivoli, Collegno e Grugliasco, in Piemonte, il quale fornisce calore a oltre 12.000 famiglie.

venerdì 12 aprile 2013

PIETRO COLUCCI SUL FUTURO DI KINEXIA NEGLI EMIRATI ARABI

Kinexia, gruppo energetico che opera nel settore delle rinnovabili, ha deciso di puntare sul settore ambientale e si prepara a sbarcare negli Emirati Arabi.

Il 2012 ha rappresentato per Kinexia un anno ricco di cambiamenti e novità, come spiega il presidente e Amministratore Delegato del gruppo, Pietro Colucci, intervistato da Il Sole 24 Ore. 

L’obiettivo dal 2013 è quello di mantenere la promessa di un dividend yield del 6%; come affermato da Colucci, Kinexia non distribuisce dividendo perché vuole mettere a disposizione tutte le risorse per la crescita.
Non solo però: un importante obiettivo della società riguarda l’internazionalizzazione. Gli occhi sono infatti puntati su Dubai; è da poco stato siglato un accordo con il gruppo di costruzioni Al Habtoor, joint venture che si pone la finalità di operare nelle rinnovabili e nell'ambiente negli Emirati Arabi e di cui a Kinexia spetterà il 49%. Il contributo del gruppo di Pietro Colucci riguarda l’assetto tecnologico.

Oltre al Medio Oriente, anche la Cina rappresenta un possibile settore di mercato internazionale.
Il gruppo italiano ha da poco ricevuto la visita del colosso cinese Sound Global, uno dei principali gruppi della green economy cinese, quotato a Shenzen e a Singapore e che ora è interessato al mercato europeo.

Secondo Pietro Colucci l’interesse del gruppo, nel medio periodo, potrebbe portare a una co-partecipazione e alla realizzazione congiunta di un’iniziativa ambientale in Cina.

Nel panorama del piano industriale al 2015 Kinexia punta ad acquisizioni italiane e a nuove espansioni all’estero.
I primi passi nello sviluppo di questo progetto sono stati, oltre all’accordo per il Medio Oriente, l’acquisizione di Faeco e Innovatec.

Per maggiori informazioni: http://eventiquattro.ilsole24ore.com/eventi-e-altro/finanza-e-finanziamenti/notizie/2013/04/02/lenergia-kinexia-negli-emirati-arab.aspx

 

mercoledì 3 aprile 2013

IL VINO SI FA VERDE: LE STRATEGIE ECO-FRIENDLY ARRIVANO NELLE CANTINE


Il vino diventa Green: è in costante crescita il numero di cantine che offrono vini prodotti nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.

Le cantine che hanno adottato strategie eco-friendly sono numerose, e sempre di più; tali strategie, oltre a rappresentare una scelta innovativa e a favore dell’ambiente, possono addirittura portare, in alcuni casi, ad un incremento del 40% nel fatturato.

Con l’avvicinarsi del Vinitaly, Salone internazionale del vino e dei distillati, che avrà inizio il 7 aprile,

2013, il tema del vino sostenibile è diventato ancor più attuale e il ministero dell'Ambiente è pronto a lanciare un'etichetta apposita.

In occasione del Salone che si terrà a Verona, sarà infatti presentata una nuova etichetta, voluta dal Ministero per tracciare la qualità ambientale della filiera e incoraggiare l'eco-sostenibilità.

Recentemente l’Unione Europea ha approvato la riforma della politica agricola comune 2014-2020, che ha però deluse le associazioni verdi.

L’obiezione mossa consiste nell’assenza, nella Pac, di adeguate misure atte a premiare le pratiche agricole realmente sostenibili: l'agricoltura biologica e biodinamic.

 
Per maggiori informazioni: http://www.milanofinanza.it/giornali/preview_giornali.asp?id=1816494&codiciTestate=14&sez=ecologia&testo=&titolo=Un%20calice%20verde%20rubino