venerdì 11 novembre 2016

Pietro Colucci e Giuseppe Maria Chirico presentano il nuovo progetto Wastend

Intervistato da Marco Bogetto, in un articolo pubblicato su La Nuova Periferia (Chivasso e Vercellese), Giuseppe Maria Chirico spiega le evoluzioni future del progetto Wastend. Da poco tornato ai vertici di Waste Italia, società guidata da Pietro Colucci, Chirico si sofferma sulle novità che riguardano il progetto: sicuramente, e questa è una conferma, ci saranno un impianto di trattamento delle terre di spazzamento e un impianto molto sofisticato per la biodigestione anaerobica dei rifiuti organici. Le modifiche invece riguardano la rimozione dell’impianto fotovoltaico su Chivasso 1 (spostandolo su Chivasso 2), verrà tolto il capping, saranno rimossi i rifiuti vecchi di trent’anni, rivagliati e bonificati. L’obiettivo è quello di recuperare il più possibile, rifacendo il fondo di impermeabilizzazione secondo i criteri attuali. Il progetto coprirà un’area di 20 mila metri quadrati, dove verranno trattati più di 230 mila tonnellate di materiale in ingresso da sommare alle acque che derivano da altre operazioni. L'efficienza di recupero viene valutata intorno all'80%. L’inizio dei lavori è atteso per l'estate del 2017 e sono previsti, a pieno regime, un centinaio di posti di lavoro con un investimento pari a 58 milioni di Euro.

venerdì 7 ottobre 2016

In crescita le rinnovabili per la produzione di energia elettrica

Recenti studi hanno confermato che il settore delle energie rinnovabili è in forte crescita e oggi pesa per il 23% della produzione di energia elettrica a livello mondiale, percentuale destinata ad innalzarsi ulteriormente se riuscirà a beneficiare di nuove politiche efficaci. Non solo il settore idroelettrico, ma anche il fotovoltaico e l’eolico hanno registrato una forte crescita - nei quali opera Innovatec, società guidata da Pietro Colucci. Durante il 2015 sono state investite somme ingenti destinate a una nuova capacità rinnovabile: malgrado ciò, l’energia ottenuta dalla biomassa e quella idroelettrica continuano a rivestire ruolo da protagoniste all’interno del mercato. L’apporto dell’eolico e del fotovoltaico si assesta invece intorno al 4%. Potremmo assistere a una vera e propria crescita del settore delle energie rinnovabili quando verrà applicata una politica adeguata in linea con gli obiettivi fissati durante la conferenza sul clima di Parigi e sostenuta da una regolamentazione del prezzo del carbonio. In questo senso il ruolo chiave sarà sicuramente giocato dalla collaborazione fra operatori del settore, regolatori e figure politiche.

giovedì 16 giugno 2016

Pietro Colucci spiega, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, il nuovo piano per la rinegoziazione del bond di Waste Italia

Waste Italia prova a risollevarsi dopo aver chiuso l’anno 2015 con 39 milioni di perdite su un fatturato di 133 milioni, raddoppiato rispetto ai 64 milioni dell’anno precedente. A breve sono previsti un aumento di capitale pari al doppio della capitalizzazione e un nuovo piano industriale che permetta di potersi sedere al tavolo dei creditori per rinegoziare un bond che sta affossando i conti del gruppo. Pietro Colucci dichiara come il 2015 sia stato un anno difficile: le dimissioni dell’Amministratore Delegato Giuseppe Chirico hanno generato complicazioni a livello gestionale e conseguenti ripercussioni sulla marginalità. Un Ebitda pari a 36,5 milioni rappresenta comunque una forte crescita (23,4 milioni nell'esercizio precedente). La marginalità rimane quindi positiva anche se lontana dai 55 milioni previsti, generando una svalutazione importante degli avviamenti. L’assegnazione delle energie rinnovabili a favore di Innovatec ha lasciato ancora degli asset gravati da debito da dismettere. Waste Italia punta a riprendere le trattative con i bondholders, composti al 75% da fondi americani come Oak Tree e Pioneer e per il resto europei, fra cui assicurazioni come Axa e Cattolica. Pietro Colucci conta di chiudere le trattative per ricontrattare termini e scadenze entro ottobre o, nel peggiore dei casi, entro fine anno. Waste Italia, guidata ora dal nuovo CEO Flavio Raimondo, presenterà un nuovo piano che include un fatturato per il 2016 in linea con quello attuale e un recupero di marginalità. Non sono previste altre svalutazioni per l’esercizio in corso e il problema a cui far fronte sono gli oneri finanziari che pesano per circa 22 milioni. Se la rinegoziazione dovesse andare in porto la società potrebbe tornare all’utile nel 2017.

martedì 24 maggio 2016

Tecn’è: Pietro Colucci e il Progetto Smart di Innovatec

Il Presidente di Innovatec interviene in merito a temi di sostenibilità, promuovendo tecnologie innovative per lo scambio di energia pulita.

Innovatec, società guidata da Pietro Colucci, è la principale azienda italiana nel settore dell’efficienza energetica. Il Progetto Smart, lanciato nel 2013, prevede la realizzazione di un’architettura complessa, software e hardware, in grado di interconnettere via web centinaia di produttori-consumatori di energia rinnovabile. Il sistema consente agli utenti di tenere sotto controllo il consumo di energia e accumularla, per poi rivenderla nel momento più adatto. Oggi, in Italia, lo scambio di energia elettrica via web senza passare dalla rete non è consentito a causa delle limitazioni amministrative. Il Progetto Smart rappresenta il passo successivo che Innovatec sta compiendo nell’intento di estendere alla comunità i vantaggi che oggi sono usufruibili soltanto dai singoli. Attraverso internet i dispositivi collegati al sistema (Smart Grid) si autogestiscono in base ai principi di efficienza. Grazie alle potenzialità del web vengono a cadere tutte quelle barriere tecnologiche che ostacolavano la diffusione di tali modelli. Pietro Colucci, nell’intervista rilasciata a Tecn’è, afferma come non sia più necessaria la prossimità territoriale fra i componenti della community che vogliono partecipare a questa “democratizzazione energetica”. La struttura si rende adatta alla partecipazione delle aziende e delle abitazioni e proprio da questo connubio nasce parte del principio di efficienza che sta alla base del sistema: durante le ore diurne dei giorni feriali le industrie utilizzano più energia, proprio quando le abitazioni civili ne usano meno e possono quindi cederla. Nelle ore serali e durante il fine settimana sono invece le industrie a poter rifornire le case, avendo un bisogno ridotto. Il Progetto Smart ideato da Innovatec consente l’autonomia energetica basata sull’autoproduzione derivata da fonti rinnovabili. In Italia però è permessa solo l’autoproduzione di energia, non si può venderla o “fare rete”. Se tutti gli utenti si staccassero dalla rete, autoproducendo energia, nessuno pagherebbe più gli oneri di sistema della rete elettrica nazionale. Il Governo, per ora, non incentiva quindi l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, andando in direzione opposta rispetto all’attuale normativa comunitaria. Tali scelte non fanno altro che avvantaggiare l’utilizzo delle tradizionali fonti fossili.

venerdì 6 maggio 2016

Innovatec S.p.A., presieduta da Pietro Colucci, dà vita alla startup Intelli3C

Intelli3C è la nuova startup scaturita dalla joint venture dei gruppi Innovatec, di cui è Presidente Pietro Colucci, e Artax Consulting Group, creando così una realtà imprenditoriale che offre servizi in ambito di gestione energetica alle aziende che non sono dotate di una figura specifica in proposito, ma che nel panorama attuale si rivela sempre più necessaria. Nata dall’unione dell’esperienza di Innovatec nel comparto dell’efficientamento energetico e l’approccio alle vendite imperniato sul cliente di Artax Consulting Group, Intelli3C si propone di offrire servizi innovativi, grazie a un’approfondita conoscenza dei settori in cui opera e una qualità della proposta che spicca sui competitor. Si rivolge ad imprese italiane di ogni dimensione, consentendo loro di gestire al meglio modalità di acquisto, consumo, impiego e autoproduzione dell’energia, facendo in modo che possano usufruire dei vari incentivi e finanziamenti disponibili. La vision di Intelli3c consiste nel rendere consapevoli le aziende circa un uso responsabile dell’energia nel ciclo di produzione, consentendo anche un risparmio sui costi, seguendo un modello di intelligenza collettiva: fornitori, partner e clienti collaborano in sinergia, creando una rete di informazioni condivise da tutti sul cloud. Ma Intelli3c punta soprattutto sui giovani, avvalendosi di ingegneri specializzati nel campo dell’efficienza energetica e professionisti del settore economico e della comunicazione.

mercoledì 23 marzo 2016

Certificazione UNI CEI 11352 per Innovatec, società guidata da Pietro Colucci

Innovatec, società guidata da Pietro Colucci, ottiene un’importante certificazione per la fornitura di servizi di efficienza energetica ai propri clienti. L’UNI CEI 11352 si riferisce all’ottimizzazione economica dei contratti di fornitura ed è sinonimo di qualità in quanto è garanzia di una corretta disposizione a livello organizzativo, diagnostico, progettuale, gestionale, economico e finanziaria. Un traguardo necessario, che anticipa con lungimiranza l’entrata in vigore della legge che prevede che le ESCO interessate al meccanismo dei “certificati bianchi” e alla realizzazione di diagnosi energetiche siano in possesso proprio della certificazione UNI CEI 11352:2014.

martedì 2 febbraio 2016

VIII Forum QualEnergia: tra gli ospiti anche Pietro Colucci, Presidente del Gruppo Waste Italia

Grande successo di pubblico, di ospiti, ma soprattutto di idee per le due giornate dell’VIII Forum QualEnergia, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in partnership con Cobat, presso l’Auditorium dell'Ara Pacis. La manifestazione, che si è tenuta il 25 e 26 novembre e a pochissimi giorni di distanza dalla Conferenza sul clima della COP21 prevista per dicembre a Parigi, è stata una fruttuosa occasione per discutere e confrontarsi sui temi delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, del mondo della ricerca e dell’impegno delle istituzioni e dell’economia globale verso una maggiore sostenibilità dell’industria. Tra le figure istituzionali di richiamo, Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, e Nicola Zingaretti, Presidente di Regione Lazio, e il Presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, che ha chiuso il forum. Figure del mondo politico a parte, i tavoli di confronto e gli spunti dal palco sono stati animati da una folta platea di esperti del settore, giornalisti, docenti universitari ed esponenti delle associazioni ambientaliste e delle aziende della green economy. Tra questi Pietro Colucci, Presidente del Gruppo Waste Italia, polo aggregatore di imprese unite dal fattore comune della sostenibilità ambientale come modello di business del presente. Colucci, altresì a capo della divisione del gruppo Innovatec S.p.A., società attiva nel settore dell’efficienza energetica e quotata sul segmento AIM di Borsa, ha fatto il punto sulle prospettive ambiziose della COP21 e sullo scenario Italia. “La conferenza di Parigi è senz'altro l'opportunità più significativa degli ultimi anni per il mondo della green economy e per il futuro del nostro sistema in relazione agli eventi climatici” ha esordito il top manager “e malgrado i recenti attacchi terroristici, la Francia si è molto impegnata investendo sulle manifestazioni laterali, sulla presenza di altri premier che potessero impegnare i rispettivi Paesi con maggiori responsabilità nelle emissioni, come Cina e Stati Uniti. Mi auguro che la COP21 saprà dare al mondo un'indicazione sugli impegni da assumere nei prossimi anni e ottenere l'obiettivo dei 2 gradi che sembra lontanissimo”. E sul coinvolgimento dell’Italia in questo difficile processo di cambio dei paradigmi energetici e industriali, Colucci ha mosso un appunto al Governo Renzi: “l’Italia è ancora indietro rispetto al Protocollo di Kyoto, per quanto gli investitori stimino come epocale la portata su business, occupazione e indotto relativa alla crescita dell’industria ecologica”. L’efficienza energetica si prefigura da qualche anno come il settore del futuro ma, rimarca il Presidente del Gruppo Waste Italia, “il Governo ha ancora oggi un atteggiamento tentennante e poco impegnato, che non permette di operare su solide basi, economiche e legislative, che diano impulso a un settore con grandi potenzialità, anche di risparmio sui costi energetici per famiglie e imprese, e che invece langue. Il governo non ha ancora nelle sue corde il bernoccolo verde, quindi dovremo aspettare che Renzi coinvolga il Ministro dell’Industria per dare una svolta”.


VIII QualEnergia Forum: among the guests also Pietro Colucci, President of Gruppo Waste Italia

Great success, especially for the ideas during the two days of the eighth QualEnergia Forum, organized by Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia and Kyoto Club, in partnership with COBAT, at the Ara Pacis Auditorium. The event, which was held on 25th and 26th November, only a few days away from the COP21 climate conference scheduled for December in Paris, was a fruitful opportunity to discuss and debate on the issues of renewable energy, energy efficiency, on the Research Community and the commitment of the institutions and the global economy towards a more sustainable industry. Among the important institutional figures, Gian Luca Galletti, Environment Minister, and Nicola Zingaretti, President of Lazio Region, and the President of the Environment Committee at the Parliament, Hermes Realacci, who ended the Forum. Politics aside, the round tables and cues from the stage were animated by a large audience of industry experts, journalists, academics and representatives of environmental groups and the green economy companies. Among them was Pietro Colucci, President of Gruppo Waste Italia, which unites companies by a common factor: environmental sustainability as a business model. Colucci, also head of the Innovatec Group S.p.A. division, a company operating in the energy efficiency sector and listed on the AIM segment of the Stock Exchange, has made the point on the ambitious prospects of COP21 and Italy’s scenarios. "In recent years, the Conference in Paris is undoubtedly the most significant opportunity to the world of the green economy and the future of our system in relation to climatic events" explained the top manager, "and despite the recent terrorist attacks, France has put much effort investing in the side events, in the presence of other Prime Ministers, who could commit their countries with greater responsibilities on emissions, such as China and the United States. I hope that COP21 will give the world an indication of commitments to be undertaken in the coming years and achieve the goal of two degrees that seems so far away." And on Italy's involvement in this difficult process of change in energy and industrial paradigms, Colucci has moved a note to the government lead by Renzi: "Italy is still behind in following the Kyoto Protocol, despite the investors’ esteem for an epochal scope of business, employment and satellite activities on the ecological industry growth." Energy efficiency is looming as the sector of the future for several years, but the President of Gruppo Waste Italia remarks that "the Government still has an hesitant attitude and is not fully committed, not allowing to operate on solid economic and legislative foundations, that will give a boost to a languishing sector with great potential, also saving on energy costs for families and businesses. The government has not yet  the green bump on its head, so we will wait for Renzi to involve the Industry Minister to make a change."